Dal latino all'italiano.
Il
verbo corrumpere coglie primariamente
il significato di “rompere del tutto”, “rovinare”. Riferito a cosa esprime un’azione
definita di distruzione; la tradizione linguistica tuttavia finì per assegnare
un valore particolare al verbo riferendolo ad altro tipo di circostanza e tale
valenza semantica rimarrà pressoché inalterata: l’italiano “corrompere” deriva, naturalmente,
da corrumpere, così come corruzione trova la propria ragione etimologica nel termine corruptio . Non è un caso che fra i
valori semantici attribuiti dalla lingua latina a corrumpo figurino i significati di “alterare”, “viziare”, e lo
stesso “corrompere” che nel sistema semantico-lessicale italiano presenta
entrambe le due precedenti accezioni. Scendendo nei particolari, nella lingua
latina, corrumpo risulta essere un
verbo derivato da rumpo, e nella
lingua italiana persistono sia il verbo “corrompere” che il verbo “rompere”,
con la differenza che l’italiano ha tracciato una distinzione drasticamente netta fra le due voci. Ora,
vale la pena di evidenziare un aspetto : quando diciamo che una persona
corrompe un’altra persona, intendiamo dire schiettamente che quest’ultima viene sostanzialmente comprata. Poniamo che
all’interno di un sistema ampio, composto da più persone e che preveda fra
queste una certa cooperazione, la maggior parte degli individui vengano corrotti
da persone esterne al sistema: ciò implicherebbe non solo questioni etico-morali, ma anche un malfunzionamento
del sistema, di una società, che presumibilmente finirebbe per “rompersi del
tutto”. Il nostro “corrompere” raccoglie dopotutto, l’eredità che abbracciava
la voce corrumpere, in ogni sua
sfumatura, persino quella riferita all’eventualità di “spezzare” un bastoncino
di legno.
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