mercoledì 6 giugno 2012

Il verbo Corrompere


Dal latino all'italiano.

Il verbo corrumpere coglie primariamente il significato di “rompere del tutto”, “rovinare”. Riferito a cosa esprime un’azione definita di distruzione; la tradizione linguistica tuttavia finì per assegnare un valore particolare al verbo riferendolo ad altro tipo di circostanza e tale valenza semantica rimarrà pressoché inalterata:  l’italiano “corrompere” deriva, naturalmente, da corrumpere,   così come corruzione trova la propria ragione etimologica nel termine corruptio . Non è un caso che fra i valori semantici attribuiti dalla lingua latina a corrumpo figurino i significati di “alterare”, “viziare”, e lo stesso “corrompere” che nel sistema semantico-lessicale italiano presenta entrambe le due precedenti accezioni. Scendendo nei particolari, nella lingua latina, corrumpo risulta essere un verbo derivato da rumpo, e nella lingua italiana persistono sia il verbo “corrompere” che il verbo “rompere”, con la differenza che l’italiano ha tracciato una distinzione  drasticamente netta fra le due voci. Ora, vale la pena di evidenziare un aspetto : quando diciamo che una persona corrompe un’altra persona, intendiamo dire schiettamente che quest’ultima  viene sostanzialmente comprata. Poniamo che all’interno di un sistema ampio, composto da più persone e che preveda fra queste una certa cooperazione, la maggior parte degli individui vengano corrotti da persone esterne al sistema: ciò implicherebbe non solo questioni  etico-morali, ma anche un malfunzionamento del sistema, di una società, che presumibilmente finirebbe per “rompersi del tutto”. Il nostro “corrompere” raccoglie dopotutto, l’eredità che abbracciava la voce corrumpere, in ogni sua sfumatura, persino quella riferita all’eventualità di “spezzare” un bastoncino di legno. 

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